Immagini della tomba di Yaqub Leith Safari
Immagini della tomba di Yaqub Leith Safari, il grande comandante dell'Iran
La storia della scrittura del primo poema persiano Dari Az Qol Libro di storia del Sistan - scritto da Mohammad Taghi Bahar Venire:
"... così i suoi poeti [:Yaqub Leith Safari] Hai detto poesie a Tazi:
Dio ha onorato il popolo d'Egitto e il paese con il regno di Giacobbe, il proprietario della virtù e del numero
… چون این شعر برخواندند او عالم نبود، درنیافت. Muhammad bin Wasif era presente ed era il segretario dei suoi messaggi e conosceva le buone maniere e all'epoca non esisteva una lettera persiana. Così disse Giacobbe: Quello che non capisco, perché dovrebbe essere detto? Così Muhammad Wasif cominciò a recitare la poesia persiana, e nessuno aveva detto prima di lui che fino ai Persiani, il loro discorso era nel fiume Bazhevandi, attraverso Khosravani, e quando gli Ajam furono rimossi e arrivarono gli arabi, la poesia tra loro era in Tazi , e la conoscenza e la conoscenza della poesia Tazi era tra loro. E non c'era nessuno che venne ad Ajam che fosse grande prima di Yaqub, su cui hai scritto una poesia, tranne Hamza bin Abdullah al-Shari, ed era uno studioso e considerato un levriero.. I suoi poeti si chiamavano Tazi, e le sue truppe erano per lo più arabe, ed erano segugi, perché Yaqoob uccise Zanbil e Ammar lo straniero, e fu catturato da Hari, e lo diedero a Sistan, Kerman e Fars. Muhammad bin Wasif dovrebbe dire questo poema.:
ای امیری که امیران جهان، خاصه و عام بنده و چاکر و مولای و سگبند و غلام…»
میبالم به شیر مردان سرزمینم،کرد ، بلوچ ،بختیاری ولر،مازنی و ترک فرقی ندارد مهم شرافت،مردانگی و ناموس پرستی است که در خون تک تک دلیر مردان سرزمینم جاریست.از خون این بزرگمردان است که کودکان خردسال برای دفاع از ناموس و خاک خود شناسنامه را دست کاری میکردند تا به جنگ خون خواران بعثی عراقی بروند.زنده باد ایران و ایرانی.زنده باد نام و یاد شهدای دفاع از ناموس و وطن از آغاز خلقت تا فرداها.جاودانه باد یاد و خاطره ی شهدای۸سال دفاع مقدس و شهدای مدافع امنیت وطن،شهدای مرزبان خاک پاک ایران در ۸سوی مرزهای سرزمینم.